Appello alla natura e fallacia naturalistica

Qui ci troviamo di fronte ad un vero e proprio ‘pilastro’ per tutte le teorie alternative che ammorbano l’etere digitale. Che si tratti di un anti-ogm, di un sostenitore della dieta alcalina o un animalista, quante migliaia di volte vi sarete sentiti ripetere, a pappagallo, questo infausto argomento?
Dato che un solo post non sarà sufficiente ad esaurire un discorso così vasto, ci limiteremo per adesso a darne una rapida definizione, tanto per inquadrare il problema.

Tratto da Scientificast:

http://www.scientificast.it/2015/02/27/otto-fallacie-logiche-che-alimentano-le-tesi-antiscientifiche/

“Poche cose hanno compromesso il lavoro degli scienziati come l’appello alla natura e la fallacia naturalistica. Il primo è la convinzione che ciò che è naturale sia anche “buono” e “giusto”, la seconda consiste nel far derivare “ciò che deve essere” da “ciò che è”. Entrambi sono stati usati per dichiarare che il progresso della scienza e della tecnologia rappresentano una minaccia all’ordine naturale delle cose. Si elogia tutto ciò che è naturale come sano, e al contempo si condanna tutto ciò che è non naturale come nocivo e sgradevole.

Alla radice di questa convinzione vi è la supposizione infondata che le conquiste scientifiche e tecnologiche dell’umanità si collochino in qualche modo al di fuori della natura, e che le nostre attività nell’Universo operino per la distruzione del flusso o equilibrio naturale delle cose. Questa tesi è stata motivo di tensione e ha contribuito alla formulazione di espliciti divieti, alcuni dei quali riguardano la ricerca biologica di base e la genomica, mentre allo stesso tempo ha contribuito allo sviluppo di idee pseudoscientifiche come il Darwinismo sociale.

Il filosofo George E. Moore stabilì in modo inoppugnabile che è un errore cercare di definire il concetto di “buono” in termini di una qualche proprietà naturale. David Hume sottolineò come la fallacia naturalistica implichi un salto logico inutile dall’essere al dover essere. Inoltre, è sbagliato cercare di porre delle distanze tra l’umanità, con le sue attività, e gli altri aspetti dell’Universo. Dopotutto, noi lavoriamo nell’Universo seguendo le sue leggi, mai in violazione di esse; ciò che facciamo, ciò che produciamo al suo interno è naturale proprio come tutto il resto.”

In aggiunta a quanto sopra, ecco la definizione della Wikipedia inglese (la pagina italica è pessima):

https://en.wikipedia.org/wiki/Naturalistic_fallacy

oppure:

http://www.fallacielogiche.it/index.php?option=com_content&task=view&id=25&Itemid=39

Ed un interessante approfondimento in merito:

https://lostranoanello.wordpress.com/2015/07/04/sulla-fallacia-naturalistica-e-altre/

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